TENDINOPATIE IN 3 PAROLE

1 Tendinite

2 Tenosivite

3 Tendinosi

Cos’è e come si cura?

La tendinopatia è un problema che affligge molti sportivi nei periodi di attività più intensa e quindi è sempre un dramma perché per curarsi devono fermarsi, rischiando di rimanere indietro con la preparazione o addirittura di dover saltare un appuntamento importante.
La tendinopatia è una generica condizione clinica in cui è coinvolto il tendine o le parti immediatamente adiacenti che si presenta a seguito di un abuso di carico (overuse) o di altre condizioni.
Ogni muscolo alle sue estremità ha dei tendini, ma in base alla sede e alla funzione del muscolo anche la struttura del tendine cambia. Dal punto di vista biomeccanico, si distinguono infatti tendini di ancoraggio e tendini di scorrimento. Questi ultimi sono provvisti di una guaina (guaina tendinea o sinoviale) che li protegge durante la loro attività e sono quelli interessati da questo tipo di patologie.

All’interno delle tendinopatie vanno però distinte:Tendiniti
la tendinite, ossia l’infiammazione del tessuto tendineo vero e proprio
la tenosinovite, cioè l’infiammazione della guaina sinoviale che riveste
tendinosi, ossia il processo degenerativo di una o più strutture tendinee

Analizziamo la Tendinite del Tendine di Achille
I tendini hanno una capacità di rigenerazione più lenta rispetto alle strutture muscolari a cui si legano, ma sono anche molto più resistenti e quindi difficilmente lesionabili in condizioni normali, sovente, nella mia professione il quadro della tendinite si presenta maggiormente rispetto alle contratture muscolari. Tuttavia i ripetuti insulti da sovraccarico che gli sportivi percepiscono possono causare microlesioni che in breve tempo le cellule del tessuto non riescono più a riparare. Nel caso del tendine di Achille, il sovraccarico può essere dato dai continui salti e relativi atterraggi, un eccesso di prono\supinazione del piede con una conseguente trazione sopra la norma del tendine ma anche dal correre con i muscoli affaticati e contratti visto che la tendinopatia dell’achilleo colpisce principalmente atleti che praticano sport in cui si corre. Si tratta quindi di stress meccanici, a volte accoppiati a fattori congeniti, ma non si devono sottovalutare altre cause, per esempio quelle farmacologiche. Queste tipologie di problemi, spesso sottovalutate, richiedono un’intervento da parte di professionisti della riabilitazione in tempi rapidi per non incorrere in problemi di cronicità che possono causare danni di importanza ulteriore come calcificazioni o rotture totali. Si interviene normalmente valutando il paziente e ricercando la causa scatenante del problema, riposo, Terapia Manuale, Massofisioterapia e ausilio di elettromedicali come Laser e Tecar Terapia contribuiscono alla risoluzione del problema. Ovviamente al tutto andrà poi associata una giusta rieducazione funzionale per tornare alla vita quotidiana o nello sportivo allo svolgimento del proprio gesto atletico.

Riceputi Luca

LE TERAPIE FISICHE

#terapiefisiche

Tecar Terapia, Laser Terapia, Magnetoterapia, UltrasuonoImmagine Dolore

COSA SONO?
A COSA SERVONO?
QUANTO COSTANO?
IN COSA DIFFERISCONO?

Cerchiamo di fare chiarezza nel mondo difficile delleTerapie Fisiche che raggruppano appunto tutte le diverseTerapie che vengono normalmente prescritte da Medici e Specialisti per risolvere i vari problemi di natura Fisioterapica e Riabilitativa.
Tutte le diverse Terapie servono ad ottenere dei vantaggi nel recupero di un’infortunio e per dolori di origine acuta o cronica, sia per quanto riguarda le tempistiche di recupero ma soprattutto per determinare la miglior guarigione possibile che ci permetta di non incorrere in recidive dovute appunto ad un trattamento male eseguito o a volte non eseguito per niente.
Tasto dolente che cercheremo di trattare è il costo di queste terapie, esistono delle linee guida standard di riferimento alle quali i vari professionisti del settore dovrebbero attenersi. Purtroppo sempre più spesso si vedono offerte incredibili delle quali nessuno riesce a darsi una spiegazione.
TUTTI LADRI???
TUTTI FURBI???Foto Totò
La verità come sempre resta nel mezzo, approfittando delle non competenze degli ignari pazienti succede che nei vari centri riabilitativi si trovi ormai di tutto. Come ci insegnano i vecchi proverbi, la coperta è lunga per tutti uguale e se si tira da una parte, sale dall’altra, con questo aneddoto cerco di far capire che a volte ciò che sembra una offerta allettante in realtà nasconde una trappola. In commercio ci sono macchinari con caratteristiche estremamente differenti, altro esempio pratico, la ciquecento FIAT e la Ferrari sono due macchine ed entrambe ci permettono di spostarci ovvio è che tra l’una e l’altra c’è una bella differenza di velocità, di confort, di sicurezza ecc. ecc. Questo succede anche tra gli elettromedicali ci sono in commercio Tecar da decine di migliaia di euro e altre da poche migliaia di euro e lo stesso vale per gli aTecar terapialtri elettromedicali, Laser, Magnetoterapia, Ultrasuoni, quindi il concetto è diffidare dai regali e affidarsi a mani Fidate ed Esperte.
In cosa differiscono le varie terapie e perchè vediamo spesso trattare patologie uguali o simili con terapie diverse?

Semplicemente si possono trattare in base ad esperienze personali, formazione ricevuta e diversi modi di lavorare, patologie simili con macchinari diversi perchè l’obbiettivo comune delle varie Terapie Fisiche è comune, cercare di velocizzare e ristabilizzare un normale processo biologico di guarigione attraverso ognuna il proprio modo specifico di intervento. Differiscono dalla tipologia di Energia utilizzata, Campo Elettromagnetico, Raggio Laser, Correnti Elettriche, Onde Sonore ecc. Compito dello specialista capire caso per caso quale la fonte di energia migliore da utilizzare in base al tipo di tessuto da trattare, alla profondità del danno, alla tipologia specifica del problema il tutto con l’obbiettivo di velocizzare il recupero funzionale e la guarigione, quando si può completa.

Luca Riceputi

LE LESIONI MUSCOLARI

3 semplici classificazioni che ci semplificano il concetto!Immagine Stiramento Muscolare

1 #ElongazioneMuscolare

2 #StiramentoMuscolare

3 #StrappoMuscolare

Ci troviamo molto spesso difronte a terminologie complesse che ci complicano la vita e ci impediscono di apprendere realmente e in maniera semplice cosa realmente ci è accaduto, quale sia il tipo di danno che ci siamo fatti e soprattutto cosa dobbiamo fare per recuperare bene e in tempi giusti.
Classificazione Lesioni Muscolari

Le immagini molto spesso ci aiutano a capire meglio delle parole e in questo caso basta uno sguardo veloce e non serve essere tecnici per rendersi conto delle diversità che ci sono tra le diverse tipologie di lesioni muscolari.
C’è chi parla di strappo di primo,secondo e terzo grado, chi preferisce classificarle in elongazione, stiramento e strappo. Il concetto ovviamente rimane il medesimo.

Sicuramente qualcuno si starà chiedendo dove inseriamo in questa classificazione la #ContratturaMuscolare, potremmo aprire una discussione ma io molto semplicemente dico in base alla mia esperienza e senza nessuna presunzione che questa problematica va inserita tra il Muscolo Sano e lo Strappo di 1° grado ovvero quando c’è una lesione muscolare c’è sempre una contrattura delle restanti fibre rimaste sane e/o di muscoli adiacenti non direttamente interessati detta anche (contrattura di difesa).
Le zone più frequentemente colpite sono gli arti inferiori e in particolare la catena muscolare posteriore Flessori, Soleo e Gastrocnemio (Polpaccio), spesso retratte in chi fa attività di corsa.
#prevenzione, svolge un ruolo fondamentale l’allungamento #stretching e il giusto allenamento inteso come giusti carichi di lavoro rapportati hai giusti tempi di recupero. Tassello fondamentale per coloro che non possiedono un corretto equilibrio funzionale eseguire percorsi di ginnastica correttiva (paragrafo che approfondiremo in un’altro articolo).
Subito dopo l’infortunio non potendo sapere l’entità del danno arrecatosi bisogna seguire alcune regole di fondamentale importanza e sono:

  • stop immediato dall’attività e riposo
  • ghiaccio per evitare lo stravaso ematico
  • eseguire un controllo diagnostico il prima possibile

Ecografia Dimostrativa
Manualmente non è semplice stabilire l’entità del danno perchè la zona precisa spesso può ingannare anche occhi e mani esperte, è sempre o quasi consigliato eseguire una #Ecografia Muscolo-tendinea per ridurre al minimo il margine d’errore e stabilire il miglior protocollo riabilitativo.
Tra i 3 gradi di lesione precedentemente elencati cambiano in maniera rilevante i tempi di recupero mentre la tipologia di cure riabilitative consigliate rimane al di la del numero di sedute complessive abbastanza simile, si nterviene parlando ad esempio di uno stiramento Muscolare iniziando con uno stop totale di 2,3 giorni per poi passare all’utilizzo di sedute di #tecarterapia associate ad #idrokinesiterapia e #kinesiotaping, nell’atleta evoluto si esegue un controllo ecografico a 15/20 giorni circa per monitorare la cicatrizzazione e per meglio capire quando possibile incominciare il lavoro di Potenziamento, Riatletizzazione e Propriocettiva che porteranno alla guarigione complessiva in circa 30/40 giorni.

Riceputi Luca