Il “Team Essere” Compie 10 Anni!!!

Team Bici FrontPresentata la stagione del -Team Essere- che da 10 Anni solca i campi di gara di tutta Italia ben figurando a tutti i livelli nelle diverse categorie e specialità, Xc, Granfondo, Marathon, Enduro.
Una squadra nata così per caso tra i mille dubbi e le tante incertezze di tutti e alla quale dai più scettici alla vigilia era stata data poca speranza di proseguire nel suo cammino ma che invece aggrappandosi a valori come l’amicizia e ad uno nuovo spirito di vivere e vedere la MTB e la Bicicletta si ritrova a festeggiare il decennale con una livrea completamente rivisitata ad onorare questo bel traguardo raggiunto e un 10 sulla spalla.
Un gruppo di amici davanti a tutto che si trasforma la domenica in unTeam di Atleti di buoRoto Pressn livello pronti a tutto per portare a casa il massimo risultato ma sempre con il sorriso sulle labbra comunque sia andata.
Precursori a Cesena di un nuovo sistema di Allenamento la Roto Pressa
e le Forza & Ossigeno sistema che tutto il Team segue sotto indicazione del Coach Luca Riceputi presso il Centro Essere.

Precursori del Bike Tuning grazie a Montalti Fabrizio titolare del negozio MtBicio dove tutto il Team si serve ed è servito nel migliore dei modi.
Precursori delle ruote grandi le così ormai diffuse 29” solo Nicolini Marco prima e l’intero Team poi, si presentavano sui campi di gara osservati e giudicati prima da tutti ma poi copiati.
Roto con GiòPrecursori di un nuovo modo di pensare #pensamtb grazie a Righi Giorgio e alla scuola di MTB EssereBadSchool che ha dato una interpretazione diversa all’allenamento, all’assetto e al modo di fare MTB.
Precursori nel modo di Riabilitarsi dopo gli infortuni, tanti e frequenti in uno sport così estremo che grazie a Fisio&Essere e al suo STAFF ci permette di recuperare in tempi miracolosi e di ripresentarci nei campi gara.
Precursori di una filosofia nuova di vita che nonostante impegni, Iammarino Gianluca, altri sport e attività intrapresi Alessandri Loris, e a stili di vita completamente differenti Ceredi Daniele, ha permesso a questo gruppo di restare in simbiosi per tanti anni.Reale 1

Un doveroso GRAZIE va ad ogni singolo componente del Team che non è mai caduto in tentazione e non ha mai ceduto alle lusinghe e alle proposte allettanti ricevute in questi anni e senza volersi prendere troppi meriti bisogna dire che di proposte ne sono arrivate a tanti ….e tante.

Se siamo arrivati fino a qui è grazie ad un Mix di caratteri che si sono miscelati tra loro ed ognuno ha portato un qualcosa che ha contribuito a legare in maniera indissolubile una squadra che resterà tale per tanti anni.

Sveliamo ora i componenti del TEAM

Luca RiceputiLuca Riceputi e Montalti Fabrizio: Le due colonne portanti del Team Essere, il Coach/Terapista uno, il Montalti FabrizioMeccanico l’altro, due ottimi Atleti che hanno scommesso 10 anni fa sull’amicizia di un gruppo e hanno fatto di una decisione presa, una splendida realtà.

Nicolini MarcoNicolini Marco e Giorgio Righi: i due componenti Genio e Sregolatezza, il genio lo stiamo ancora cercando, i due personaggi più stravaganti del Team, impossibile stargli dietro né in discesa né nella vita Righi Giorgiodi tutti i giorni, hanno viaggiato mezzo mondo e praticato ogni tipo di sport l’importante che fosse estremo e non per tutti.
Iammarino GianlucaIammarino Gianluca e Ceredi Daniele: I due Moderatori, l’acido e il Ceredi danielebasico lo in e lo yang del gruppo quelli senza i quali, tutto questo non ci sarebbe mai stato.

Alessandri Loris

Loris Alessandri: Il più grande del Team, il Saggio con lo spirito di un ragazzino dentro, MTB, Sci d’alpinismo, Arrampicata, Triatlon pratica di tutto ma sempre col sorriso e quel pizzico di Agonismo dentro che non finirà mai.

Thomas Fiumana: la New entry 2016, un’atleta che non ha bisogno di presentazioni per chi è del settore strada, uno dei migliori Dilettanti Italiani degli ultimi anni che il Coach Luca RiceputiFiumana Thomas segue e prepara fin da Juniores e che nessuno sa e si spiega come mai non sia passato Professionista, noi lo traghetteremo in MTB cercando di farlo divertire il più possibile,
in bocca al lupo anche per la nuova attività che inaugurerà a breve Bike Corner.

presidente borracciaIl Presidente: Riceputi Mauro ormai le gare senza di lui hanno un’altro spirito, conosciuto e benvoluto da tutti i bikers che partecipano alle competizioni perchè lui una borraccia d’acqua non la nega a nessuno neppure agli avversari più
president
ostici.

Tutti questi Atleti nella stagione 2016 ognuno nella propria disciplina e categoria prenderanno parte al Campionato Romagna Bike Cup, al Tour 3 Regioni, ad alcune tappe del Caveja Bike Cup, a gare in alta Italia come 3 Epic, Altavaltellina, Dolomiti Superbike, al Campionato Enduro Race e Maxi/Megavalanche gli auguriamo una stagione piena di soddisfazioni ma soprattutto di PURO DIVERTIMENTO.

Un doveroso ringraziamento agli SPONSOR che ci supportano e che ci hanno aiutato in tutti questi anni:

Centro Essere, MtBicio, Fisio&Essere,
AlexanderBikeWear, ION, ENVE,
SCHWALBE, Formula, Craft,
EUROPLAST Carbon Bike Repair,
MAVIC, ESIGrips, EssereBadSchool
Team Bici RetroDivise RiposoPiscina TuffoReale 1

Reale 2

Camminare o correre?

 

Nel periodo estivo si nota spesso un calo di affluenza nelle palestre, e un parallelo incremento di persone che si dedicano ad attività all’aperto come bici,corsa o camminata. Concentriamoci su questi ultimi due : correre e camminare. Se andiamo ad analizzare il movimento che si effettua in entrambi gesti tecnici possiamo notare delle grosse differenze: la corsa è sicuramente un gesto più complesso, che prevede una ritmizzazione e sincronia maggiore tra gli arti rispetto alla camminata, e l’impatto articolare è certamente più pesante a carico di caviglie e ginocchia. Inoltre il carico sul singolo arto inferiore è più elevato prevedendo nel gesto ciclico un piccolo saltello che aggrava il peso corporeo sommandosi alla forza di gravità ( si nota una piccola “caduta”,mentre nella camminata si rimane sempre alla stessa altezza). Tutte queste componenti si sommano dando un unico risultato: correre certamente permette di ottenere un dispendio energetico ben più alto della camminata a parità di distanza (esattamente IL DOPPIO!).

 

images-3

images-2

 

 

 

 

 

 

Fatta questa premessa andiamo quindi a chiarire alcuni concetti: Pensate davvero che camminare vi farà dimagrire o mantenere i risultati che avete ottenuto in palestra nel periodo invernale? la risposta è no, o per lo meno molto difficile se non manterrete certi accorgimenti: ci vuole costanza (camminare 2 volte a settimana non servirà a niente, l’ impegno metabolico che stimolerete sarà una goccia in mezzo al mare rispetto all’introito settimanale che ingerirete con la dieta), tempo ( 1 km di camminata vi farà consumare mezza kcal per kg ,capite da soli l’infima quantità che accumuleremo in appena un’ora) ,dieta equilibrata. Ma quindi camminare è inutile?Assolutamente no (sempre che il vostro obiettivo non si il dimagrimento come detto sopra). Camminare presenta alcuni vantaggi, specie in persone sovrappeso che non riuscirebbero a mantenere una corsa costante ed efficace. Come già detto il minor impatto articolare permette un esercizio più sicuro e duraturo,con tempi di recupero minori, permettendo quindi un’attività iniziale senza compromessi salutari (come inizio ,un’attività a bassa intensità come la camminata ,è sempre consigliata in soggetti sedentari o obesi che si approcciano al mondo delll’allenamento per la prima volta, sarebbe sbagliato partire con grande intensità in quanto il loro sistema energetico non è efficiente e necessita di un “setting” graduale). Inoltre la camminata presenta un enorme vantaggio rispetto per esempio ad un’uscita in bici: il gesto tecnico prevede la completa rullata del piede sul terreno, cosa essenziale per stimolare la pompa di Lejars ed il triangolo della volta plantare favorendo il ritorno venoso (è consigliato quindi in soggetti con problemi circolatori e ritenzione idrica in quanto appunto stimola la circolazione delle gambe e limita l’accumulo di lattato come invece una corsa potrebbe favorire).

 

Infine voglio dare un consiglio al gentil sesso: se volete davvero tonificare il gluteo iniziate a correre, questo muscolo è funzionale alla propulsione,che avviene solo nel momento in cui si “spinge” il corpo in alto attivando la catena estensoria dell’anca, se proprio non volete abbandonare la camminata potete avere una buona risposta effettuandola in salita (minimo 3%).

 

Il “cammino” verso il risultato é sempre una strada lunga e faticosa, Affrettati! Buon allenamento!

Andrea (istrutt. sala)

CENNI STORICI SULL’ORIGINE DELL’OSTEOPATIA

 

L’osteopatia nasce in America verso la metà dell’ottocento, epoca in cui il paese sta
cercando di affermarsi sulla scena mondiale.
Ogni anno i confini della civilizzazione si espandono e le città prendono il posto di zone
desertiche, c’è un miscuglio di differenti culture, persone con origini razziali enormemente
varie che lottano per avere un posto in questo mondo nuovo.
Questo è il mondo in cui nasce nel 1828 in Virginia il padre dell’osteopatia, Andrew Taylor
Still.A.T.Still
In quel periodo anche la medicina sta cercando di trovare la propria strada e si sta
spostando dalla concezione ortodossa che utilizzava vescicanti, purganti e salassi alla
visione alternativa della cura naturale come l’omeopatia e altre forme di guarigione
spirituale come l’ipnosi e simili.
Scoppia così nel 1861 la guerra civile americana, una vera e propria lotta per
l’indipendenza e Still si arruola nell’arma come chirurgo.
Rimane in guerra per 4 anni e durante questo periodo diviene consapevole
dell’inadeguatezza della medicina del tempo.
Tornato a casa deve affrontare un grosso trauma, la perdita di 3 figli per meningite spinale
e di una figlia per polmonite.
Ovviamente distrutto per il fatto che la medicina non sia stata in grado di salvare la sua
famiglia in aggiunta alle sofferenze vissute in guerra, inizia la propria ricerca personale per
comprendere meglio la salute e la malattia e trovare mezzi di guarigione più efficaci.
Esaminando i sistemi di guarigione dell’epoca e probabilmente con l’influenza di qualche
tribù indigena della zona inizia a formulare un approccio di cura che coinvolge la
guarigione magnetica ed il riposizionamento osseo definendo se stesso come un
“aggiusta-ossa fulmineo”.
Nei suoi primi scritti si vede l’influenza della filosofia della cura naturale con idee che si
rifanno ad Ippocrate, come l’idea che la “struttura e la funzione del corpo sono
intimamente correlate”.
Egli riconobbe l’abilità che il corpo possiede di guarire se stesso e intuì che la salute si
ottiene con la correzione di deviazioni anatomiche che interferiscono con la normale
fisiologia e lo scorrimento dei liquidi del corpo, in particolare del sangue arterioso (regola
dell’arteria suprema).
Egli promosse l’idea di una medicina preventiva ed il trattamento di tutto il corpo del
paziente, non solo della parte malata, per ripristinare un’unità ed un’integrità anatomica e
funzionale.
cranio esploso A.T.Still fu il primo a rendersi conto che era possibile attraverso l’uso sapiente delle mani
curare molte malattie con maggiore beneficio rispetto all’utilizzo di sostanze chimiche e di
alcune forme di chirurgia, ma fu John Martin Littlejohn che descrisse i Principi e ideò le
Tecniche che sono sopravvissute ad ogni test e sono rimaste con noi fino ai giorni nostri.
John Martin Littlejohn nacque a Glasgow in Scozia il 15 febbraio 1865, uomo dall’intelletto
fenomenale ma dalla salute cagionevole, infatti soffriva di emorragie alla gola persistenti.
Uno dei medici più prestigiosi dell’epoca gli dette sei mesi di vita e gli consigliò di emigrare
alla ricerca di un clima migliore, così nel 1892 navigò verso gli Stati Uniti.
Avendo sentito parlare di Still, Littlejohn andò a Kirksville per ricevere un trattamento da
lui.
Egli ripristinò il suo stato di salute e questo lo impressionò a tal punto da farlo trasferire
nella cittadina e intraprendere gli studi di osteopatia.
Lavorando in coppia con Still e usando una baracca come laboratorio, Littlejohn fece una
serie di esperimenti dai quali elaborò, con l’ausilio dell’osservazione clinica, le mappe
osteopatiche e fisiologiche che mostravano in maniera ulteriore la relazione tra struttura e
funzione.
Littlejohn guardava oltre lo scheletro fisico per vedere la funzione invisibile della fisiologia
e proprio in essa vedeva un livello più profondo di osteopatia che Still non aveva
riconosciuto.
Still diceva che “ Lo studente osteopatico deve ricordare che la sua prima lezione è
l’anatomia, la sua seconda lezione è l’anatomia e che tutte le sue lezioni devono essere
anatomia”.
Littlejohn sosteneva che “La fisiologia è il cancello attraverso cui l’immenso mondo
dell’osteopatia deve entrare”.
Ancora fu Littlejohn che osservò la dominanza fisiologica nell’equazione funzione/struttura
e l’importanza dell’inibizione e della stimolazione nella correlazione nervosa simpatica e
centrale.
Inoltre egli enfatizzò il ruolo svolto dalla vaso-motricità nel controllare la circolazione
vascolare.
Nel 1913 tornò in Inghilterra portando con sé l’osteopatia che poi venne diffusa in tutto il
vecchio continente.

Simone Scano Osteopata D.O.M.ROI

ADDOMINALI TUTTI I GIORNI, EPPURE NON SONO SCOLPITI….???

Mi capita spesso di sentire clienti che eseguono ogni giorno una smisurata serie di addominali senza ottenere risultati tangibili, e spesso noto una grande confusione riguardo questo gruppo muscolare, facciamo chiarezza :
prima di tutto faccio un breve cenno anatomico volto a correggere la prima errata credenza della maggior parte dei clienti: NON ESISTONO ADDOMINALI ALTI E BASSI, semplicemente la parete addominale è composta da strati muscolari (nell’immagine a fondo articolo 1 retto addominale,2 obliquo interno,3 obliquo esterno, traverso dell’addome),quindi un semplice cruch coinvolgerà l’intero muscolo e non una singola porzione separata (certamente variare “punto di attacco” darà una sensazione diversa di lavoro muscolare).
Ora che abbiamo più chiara la sua anatomia cerchiamo di rispondere al quesito iniziale: PERCHè PUR ALLENANDOLI TUTI I GIORNI CON SERIE INFINITE NON ACCENNANO A CRESCERE E DEFINIRSI? i motivi sono tanti, ecco i principali “colpevoli”:
– GENETICA: è ormai risaputo che la genetica ha spesso un ruolo rilevante nello sviluppo di particolari gruppi muscolari, e il nostro gruppo in questione non fa eccezione; tuttavia il vostro morfotipo non deve essere un limite o ancor peggio una scusa, il duro lavoro intelligente paga sempre!
-DIETA: Alcuni specialisti della cultura fisica parlano di un allenamento fatto per il 60% a tavola, mi sento di spostare questa percentuale più verso l’allenamento in palestra,ma nel caso di questo gruppo muscolare la dieta ha un ruolo fondamentale, si tratta infatti di una zona “critica” ,sia per l’uomo che la donna, in cui il deposito di grasso bianco regna incontrastato. Trattandosi di un deposito la falsa credenza che l’allenamento diretto di quella zona smaltirà il grasso superficiale è scorretta (posso solo attivare la microcircolazione favorendo la mobilizzazione dei lipidi in piccola parte).
ALLENAMENTO: allenare gli addominali tutti i giorni con serie infinite è sbagliato. Gli addominali possiedono le stesse caratteristiche dei muscoli del nostro corpo,necessitano quindi di uno stimolo e un recupero continuo (allenate i pettorali ogni giorno?) .Quindi fossilizzarsi su un numero (seppur grande) di ripetizioni quotidiane non sarà stimolante in quanto non vi è recupero e progressione del “carico”. Inoltre questo fantastico muscolo viene costantemente stimolato ogni giorno in quanto stabilizzatore del nostro corpo,quindi lo si lavora indirettamente in ogni esercizio multiarticolare,altra ragione per cui allenarlo quotidianamente lo porterà a un sovrallenamento e conseguente stallo nella crescita.
Allora come e quando allenarli?Addominali Scolpiti
Un consiglio che posso dare, ammesso che curiate innanzitutto le abitudini alimentari, è quello di procedere con un allenamento progressivamente più difficile e stimolante con sedute distanti per permettere il recupero muscolare,inoltre curate in maniera maniacale la respirazione (ripassiamo: espiro quando contraggo, inspiro quando rilasso). Se non avete problemi particolari l’esercizio che più reputo efficace sono gli addominali con la fit ball in quanto permettono un range di azione maggiore,ma la vera chiave è variare esercizi per variare lo stimolo (compresa velocità di esecuzione).
Un ultimo appunto:
in casi di obesità ANDROIDE (viscerale: braccia e gambe magre e ventre gonfio e prominente,tipica nel maschio) la direzione delle fibre muscolari degli strati addominali cambiano inevitabilmente la loro struttura e “verso”, quindi un loro allenamento intenso creerà un effetto controproducente marcando la spinta viscerale verso l’esterno e non l’effetto “contenitivo” voluto; consiglio quindi prima di eseguire un accurato programma di dimagrimento mirato e lavorare l’addome in un secondo momento!
crescita intelligente,costante e programmata, buon allenamento!
Andrea Delvecchio

MOVIMENTO IN LIBERTÀ

Crediamo fermamente che l’esercizio fisico abbia infinite applicazioni e nel suo aspetto globale possa coinvolgere diverse realtà, per questo motivo abbiamo costruito un percorso di ATTIVITÀ FISICA ADATTATA definito: “Acqua – Terra”.
Questo nuovo approccio è rivolto principalmente alla rimozione di ostacoli nello sviluppo di bambini con Disturbi dello Spettro Autistico, Sindrome di Down, ADHD, …. ; facilitando il percorso di apprendimento delle abilità motorie di base, percezione corporea e coordinazione motoria.
L’unione di queste due attività, piscina e ginnastica in palestra, focalizzano la loro attenzione sul CORPO che attraverso il MOVIMENTO diventa per il bambino un mezzo di espressione e di interazione con l’ambiente e le persone che lo circondano, migliorando così il suo processo di INTEGRAZIONE e di acquisizione delle AUTONOMIE personali. La nostra idea è quella di creare un percorso di crescita, articolato in vari step con un’obiettivo comune; dato dalla collaborazione tra la nostra figura, quella di specialisti del movimento, i genitori e tutti gli altri professionisti in ambito scolastico e sanitario.
Gianluca.Foto 1

Gianluca Bartoli